Cantautore, arriva al grande pubblico grazie ai Premi della Critica al Festival di Sanremo 2014 con la canzone Senza di te. Vince alcuni tra i premi più prestigiosi della musica Italiana come la Targa Tenco per il miglior album, il Premio Bindi nel 2011, gli On Stage Awards 2015 e molti altri riconoscimenti del mondo indipendente e cantautorale.
Scrive o collabora con artisti come Eugenio Finardi, Cristiano De Andrè, Patty Pravo, Mace, Annalisa, Emma, Zero Assoluto, Max Pezzali, Marco Masini, Elodie, Jack Savoretti, Jovanotti, Tiziano Ferro, Wrong On You, Bluebeaters, Fiorella Mannoia, Alex Britti, Negramaro, Bunna, Nicolò Fabi, Tiromancino, Mirko Casadei e moltissimi altri.
Producer e produttore artistico, collabora con diverse etichette del mondo indipendente. Dal 2017 è direttore artistico del Premio Bindi.
Pubblica come autore una raccolta di dialoghi surreali e alcune biografie di artisti dello spettacolo per le maggiori editrici.
Eugenio Sournia è un cantautore livornese, classe 1991. Autore di grande talento, Eugenio ha sempre amato scrivere fin da piccolo. Oltre a un’attività di autore, Sournia è attualmente impegnato nella realizzazione del suo primo disco solista.
È stato frontman e autore principale della band livornese Siberia, con la quale ha pubblicato tre album. Il disco d’esordio, uscito nel 2016, è “In un sogno è la mia patria”(Maciste Dischi) un lavoro profondamente intimista, seppur energico e aggressivo. In una parola “urgente”. Il secondo, “Si vuole scappare”(Maciste Dischi), esce nel 2018 ed è prodotto da Federico Nardelli; è un lavoro dark pop e rappresenta un riuscito connubio tra lʼesasperazione new wave e la dolcezza del cantautorato italiano. Il terzo, sempre prodotto da Federico Nardelli, esce a fine 2019 e si intitola “Tutti amiamo senza fine” (Sugar / Maciste Dischi), raccogliendo sensazioni e ricordi che costruiscono una storia precisa ma universale, quella dell’amore di ogni tipo: erotico, relazionale, sentimentale, religioso, pensato, fisico, sognato.
La band, che oscilla tra il post-punk\new wave degli esordi e l’indie rock, tiene in quegli anni una cospicua attività live impreziosita da aperture di livello nazionale e internazionale (Cure, Interpol, Paul Weller, Editors, Baustelle…), e vanta inoltre la partecipazione a numerosi programmi radiotelevisivi (Sanremo Giovani, Quelli che Il calcio, Stati Generali, Radio 2 Social Club, ecc.). Nel 2020 la band si scioglie.
Dal 2020 al 2022 scrive nuovi brani e cresce in lui l’idea di un lavoro solista. Il 17 novembre 2023 uscirà il suo primo disco dal titolo “EUGENIO SOURNIA”, prodotto da Emma Nolde e pubblicato da Carosello Records. Le canzoni sono particolarmente influenzate dal rapporto con i problemi di salute mentale e dall’esperienza religiosa, ma non mancano escursioni verso temi amorosi o maggiormente orientati alla critica sociale. L’uscita verrà anticipata dalla pubblicazione del singolo “DIGNITÀ” disponibile sulle piattaforme digitali dal 10 novembre.
I Jagwari sono una band italiana divisa tra Genova e Milano.
Nascono dall’esigenza di imbracciare gli strumenti e farli suonare ad alto volume raccontando un intreccio fatto di lotta, schizofrenia, ironia e apatia: tratti che caratterizzano la nostra epoca.
Come dei Giaguari corrono sul palco senza riposo per cacciare la preda e sopravvivere in questo mondo compromesso, il più delle volte,
da un pensiero capitalista voltato all’individualismo.
“ Lo chiami progresso, a me sembra l’opposto tutto questo… Sei una formica, come me. “
I Jagwari sono Emanuele Morena, Riccardo Dellacasa, Matteo Marsicano e Dario Canepa, già dellacasa maldive.
Jagwari Pt.1 è il primo lavoro in studio pubblicato il 10 novembre per Pioggia Rossa Dischi preceduto dal rilascio dei singoli Tutte le Botte e Formica.
Lamante è il progetto musicale di Giorgia Pietribiasi, classe 99, nata e cresciuta nella città di Schio.
L’abbiamo vista sul palco del festival La Prima Estate e la sua performance ci ha convinto, spronandoci ad approfondire la sua musica. Per l’occasione ha suonato alcuni dei suoi brani, che passano dalla dimensione band a una più scarna come il primo Vasco Brondi, e ha anche interpretato una cover di “Nuotando nell’aria” dei Marlene Kuntz. È un’artista molto eclettica che inizia a suonare e a scrivere musica da giovanissima.
Juma è il progetto solista di Mariam Juma Shabani, cresciuta a Genova e trapiantata a Torino. Il progetto nasce nel 2020 dall’esigenza di fotografarsi attraverso le canzoni che scrive, le influenze musicali spaziano dal soul al pop , dall’elettronica all’rnb, alla ricerca costante di un equilibrio dove i generi musicali perdono il loro valore lasciando spazio all’unicità.
Il suo primo Ep “Confessioni” prodotto con Mattia Cominotto al Greenfog studio di Genova uscirà per Pioggia Rossa Dischi.
La voce e la chitarra acustica di Paolo Saporiti incontrano il violoncello di Francesca Ruffilli in uno scambio fortemente emotivo, tra una manciata di brani contenuti nel suo nuovo e ultimo disco – un doppio cd uscito per OrangeHomeRecords e distribuito da Believe a ottobre – e altrettanti tratti dal più o meno recente passato del cantautore milanese, compreso il periodo Todo Modo in trio con Xabier Iriondo e Giorgio Prette.
“Parliamo di una quindicina di anni di canzoni, spalmati su nove produzioni soliste, e tre di gruppo, da cui scaturiscono questi nuovi arrangiamenti, scritti e pensati per l’occasione, nella soluzione di duo, senza mai rinunciare a lavorare profondamente sull’impatto emotivo e la struttura delle composizioni stesse. Si tratta di una fine, dettagliata ed emozionale rilettura delle canzoni, ridotte all’osso, e ricondotte all’essenza primigenia; molto vicine dunque a come sono state concepite e immaginate in fase di composizione” afferma Paolo Saporiti.
È così che vengono valorizzate ed esaltate le singole doti di interpretazione dei musicisti, dei testi e delle melodie, mai tanto azzeccate, e la magica alchimia che si crea sul palco tra Saporiti e Ruffilli che suonano insieme da molti anni. I due sanno coinvolgere nel profondo il pubblico, in un privato e intimo volo pindarico, una sorta di concreto viaggio onirico cameristico, fuori dal tempo e dalle mode, e lontano dagli atteggiamenti quotidiani di ogni giorno. Non mancano alcuni interventi solistici a fare da collante, tra le note di questa felice rappresentazione minimalista dell’incontro fra due o più esseri umani.
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